PETA si scatena su Etsy e Nordstrom, che (per ora) resistono

PETA si scatena su Etsy e Nordstrom, che (per ora) resistono

PETA si scatena su Etsy e Nordstrom. Con l’approssimarsi delle festività natalizie gli esponenti del movimento animalista concentrano le loro proteste contro i due retailer moda. Obiettivo: costringerli ad aderire al fur free.

Nordstrom ascolta i suoi clienti
Giovedì 5 dicembre un gruppo di animalisti ha inscenato una manifestazione davanti alle vetrine di un negozio Nordstrom a New York. Per l’occasione, si sono travestiti da animali sanguinanti. PETA accusa la catena americana di vendere capi d’abbigliamento con pellicce di animali che non vengono allevati e poi uccisi eticamente. Il riferimento è agli allevamenti in Russia dei fornitori del marchio Canada Goose. “Abbiamo prestato molta attenzione a questo argomento, in particolare dopo aver letto i recenti annunci diffusi da vari marchi e governi locali – replica Nordstrom in una nota pubblicata dal Seattle Times -. Ci rendiamo conto che i nostri clienti hanno opinioni diverse. Il nostro impegno nei loro confronti è sempre quello di ascoltare ed essere aperti al cambiamento. Bilanciamo queste preoccupazioni con il fatto che abbiamo molti clienti che ci dicono di desiderare prodotti in pelliccia”.

Pressione sull’e-commerce
Anche Etsy ha la sua dose di pressione. Non avendo store fisici, però, si deve tenere i rimbrotti online. “Etsy adotta già una politica sui prodotti di origine animale che vieta determinati articoli, come capi realizzati con sezioni di specie minacciate di estinzione – scrive PETA –. Fare lo stesso con le pellicce sarebbe altrettanto semplice da attuare”. Etsy, però, resiste.

Immagine da YouTube

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