Valentino è fur-free: che fine fanno gli operai della pellicceria?

Valentino è fur-free: che fine fanno gli operai della pellicceria?

Dal 26 maggio Filctem CGIL, Femca CISL, Uiltec UIL hanno proclamato lo stato d’agitazione a livello nazionale. Pochi giorni dopo c’è stato lo sciopero a Pioltello (Milano), dove ha sede Valentino Polar. Il 7 giugno c’è stata un’altra manifestazione a Roma. Valentino è fur-free: a metà maggio la griffe ha comunicato che dal 2022 non produrrà più pellicce. Non solo: nell’ambito della stessa riorganizzazione, chiude la linea RED. I sindacati, ora, sono sul piede di guerra, perché la scelta (unilaterale) mette a rischio complessivamente 160 posti di lavoro. E qualcuno si chiede: è una scelta etica questa?

La riorganizzazione

Valentino ha accusato il colpo della pandemia: i ricavi del brand nel 2020, riportano fonti giornalistiche, sono calati del 28% su base annua (882 milioni), con una perdita di 90,1 milioni. Sarà per questo che i sindacati non nutrono serenità sulle prospettive di 160 improvvisi esuberi. Dai vertici della maison, controllata da Mayhoola, si dicono pronti a incontrare le organizzazioni dei lavoratori, scrive il Sole 24 Ore. L’orizzonte è avviare percorsi di riconversione professionale o di ricollocazione occupazionale. Ma, al momento, è appunto solo un orizzonte.

 

 

Valentino è fur-free

Intanto, sulla pelliccia rimane il cortocircuito di una scelta presa per “ragioni valoriali” che, al momento, lascia sul lastrico i 43 dipendenti di Valentino Polar e rispettive famiglie. Eppure Valentino, che ora dice di vedere nella conversione fur-free il rispetto della propria filosofia, ha acquisito solo nel 2017 la pellicceria di Pioltello, azienda con 30 anni di storia alle spalle. “Ci hanno comunicato la chiusura con una mail, arrivata a fine giornata come una doccia ghiacciata – racconta a Il Giorno una dipendente della pellicceria –. Hanno scritto che la chiusura è stata decisa per motivi etici: cosa c’è di etico nel licenziare 43 persone in un periodo così difficile, senza nemmeno darci un’alternativa di ricollocamento in un altro stabilimento del gruppo?”

Nella foto (da Il Giorno) il sit-in davanti a Valentino Polar

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