Per i consumatori e per i negozianti italiani è arrivato l’atteso momento dei saldi estivi (fino a sabato 31 agosto).
Ancora di salvezza
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno ogni famiglia spenderà in media poco meno di 230 euro, circa 100 euro pro capite, per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro. “Le vendite di primavera sono letteralmente saltate, creando una condizione di disastro economico per le imprese e sarebbe legittimo invocare lo stato di calamità per il settore – ha spiegato Renato Borghi, presidente di Federmoda Italia-Confcommercio –. I saldi estivi valgono circa il 12% del fatturato dei fashion store. L’auspicio è, quindi, che almeno adesso riparta la corsa allo shopping e si possa riscontrare un’effervescenza dei consumi, anche se i nostri commercianti possono solo sperare di ‘fare cassa’, ma non certo di recuperare una stagione mai partita”.
Il valore di uno sconto
“Gli sconti estivi sono sempre inferiori a quelli invernali, forse condizionati dal maggiore afflusso di turisti” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. “I dati ISTAT, comunque, attestano che i ribassi solitamente reclamizzati in vetrina, 70% e 50%, sono ben lontani da quelli effettivi”. Secondo lo studio della stessa associazione, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni, le calzature segneranno un ribasso del 20,2%. Nel complesso, per abbigliamento e calzature lo sconto sarà del 21,1%, in rialzo a confronto con la scorsa estate (19,1%). Ribassi minori per accessori come guanti, cravatte e cinture, con una flessione dei prezzi del 12,5%.
Come gestire i saldi
Il periodo dei saldi è importante per i retailer, che devono gestire la percentuale di sconto da applicare e gli stock di magazzino. In quest’ottica, Boston Consulting Group ha costituito un team ad hoc per supportare i grandi retailer attraverso algoritmi e big data. Come segnala Italia Oggi, l’obiettivo è individuare lo sconto per singolo prodotto di ciascun brand in considerazione delle disponibilità dello stesso articolo in magazzino. Ovviamente considerando i trend di moda, dati di vendita ed altri elementi. Secondo BCG, che evidenzia come nei mesi dei saldi vendite e utili dei retailer crescano del 20%, l’e-commerce ha modificato il concetto di saldi che esisteva fino a qualche anno fa. Il consumatore, che è abituato a vedersi proporre frequenti diminuzioni di prezzo, oggi non si accontenta del -50% in vetrina, ma vuole il -70%. (mv)