Sei brand del lusso hanno vinto la causa intentata contro un sito internet con base in Pakistan che agisce con la stessa modalità di eBay, mettendo in contatto venditore e acquirente. Una corte federale californiana (le cui sentenze hanno valore sovrastatale) ha stabilito che il sito Tradekey.com e il suo proprietario (Sawabeh Information Services Co. con base in Arabia Saudita) sono co-responsabili se i siti che promuovono vendono prodotti di lusso falsi. Tale sentenza è significativa, perché succede a quelle sfavorevoli del 2010 (corte d’appello inclusa) quando Tiffany non riuscì a ottenere analoga decisione nei confronti di eBay. I giudici di allora affermarono che l’accusa avrebbe dovuto presentare evidenti prove del fatto che eBay era a conoscenza che i prodotti venduti dai web-site affiliati fossero falsi, coincidenza molto ardua di comprovare. In questo caso, il successo è stato possibile grazie all’attività di un’azienda-investigatore che si è associata al sito condannato e che ha cominciato a vendere prodotti contraffatti promossi come tali da Tradekey.com.
La causa è stata promossa da Richemont, Alfred Dunhill, Montblanc-Simplo, Officine Panerai AG, Cartier International e Lange Uhren GmbH. (pt)