Alibaba corteggia i brand del lusso made in Italy. E lo fa attraverso Mei.com, portale acquisito dal gruppo di Jack Ma nel 2015 e che già ora gestisce 2.000 brand dell’alto di gamma. Emissari del colosso cinese hanno incontrato a Milano, durante la fashion week, i pezzi da 90 della moda italiana (Valentino, Armani, Bottega Veneta, secondo le sintesi giornalistiche), offrendosi come porta d’ingresso verso un mercato che entro due anni offrirà una classe media di 360 milioni di potenziali consumatori dell’alto di gamma. Jd.com, concorrente cinese di Alibaba, si muove sullo stesso binario, cercando di accalappiare l’alto di gamma inglese (quello emergente, però). Il portale ha siglato un accordo con il British Fashion Council per ospitare sul proprio canale i vincitori del concorso Fashion Fund 2018. Rimanendo alla Fashion Week londinese, Amazon e il designer Nicola Formichetti hanno approfittato dell’occasione per sperimentare una sinergia che rende il concetto di sfilata see-now-buy-now pratico e tempestivo come non mai: grazie al servizio Prime Now, i clienti londinese del brand Nicopanda si sono visti recapitare nel giro di un’ora i capi appena presentati in passerella.
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