Già da prima della pandemia, ma in particolar modo dal 2020, ci si chiede quale potrebbe essere nel retail il punto di equilibrio tra canali online e offline. Il lockdown ha portato con sé il boom dell’e-commerce. Ma ora che le restrizioni alla socialità sono un ricordo del passato, è il digitale a rincorrere. E pure in fretta. Se nel retail, specie online, di novità se ne registrano parecchie, sul mercato finanziario si assiste a consolidamenti interessanti. In rassegna stampa ci sono diversi spunti da tenere d’occhio.
Consigli di lettura:
- Ecco, a proposito di e-commerce che rincorre il retail fisico, vale la pena leggere Riccardo Vola, general manager Italy and Spain di Zalando. La piattaforma per la quale lavora è tra quelle che nel ‘20-‘21 ha conosciuto trend di crescita fenomenali. E che ora stanno rinculando. “L’e-commerce sta passando da una fase basata su convenienza e facilità d’uso – spiega a L’Economia de Il Corriere della Sera –, a una in cui lo storytelling e la narrativa di un brand o di un prodotto assumono sempre più importanza”;
- La necessità di rinnovare il modello di distribuzione non riguarda solo gli operatori puri dell’online. Nell’orizzonte del mercato si notano anche gli investimenti di brand-retailer con i piedi nel fisico. Prima è arrivato Kering KNXT, con le sue appendici negli NFT e la sinergia con ChatGPT. Ora Zegna unisce le forze con Microsoft e investe 5 milioni per Zegna X, progetto per il luxury clienteling;
- È una novità, nella misura in cui non ne emetteva dal 2020. Ed è il segno di un consolidamento, perché il gruppo francese della moda va forte nei negozi e, quindi, ha fondamentali economici solidissimi. Fatto sta che, come racconta Business of Fashion, l’emissione di bond di LVMH sono stati un successo.
Leggi anche: