In cerca di soluzioni per il futuro. Al Fondaco dei Tedeschi è stata trovata per i 212 dipendenti che il 30 aprile perderanno il lavoro. Twinset potrebbe averla trovata nell’alleanza Borletti-Quadrivio. E forse ci sarebbero delle schiarite anche per Conbipel, la situazione più intricata e incerta.
I pretendenti di Twinset
Da mesi il fondo USA Carlyle sta esplorando il mercato per dare un nuovo futuro al marchio Twinset. Che viene valutato a circa 250 milioni di euro. I documenti sono stati visionati da diversi potenziali pretendenti, tra cui Style Capital e il gruppo finanziario Elliott. Ma secondo Il Sole 24 Ore, starebbe emergendo un’alleanza tra il gruppo Borletti e il fondo di private equity Quadrivio. Che starebbero trattando in esclusiva l’acquisto dell’azienda carpigiana. Borletti era stata proprietaria di Rinascente e della catena francese Printemps. Aveva messo da tempo gli occhi su Twinset. Ma ora avrebbe trovato il partner finanziario giusto con Quadrivio.
Tutelare i dipendenti di Fondaco dei Tedeschi
Il 30 aprile chiuderà a Venezia il Fondaco dei Tedeschi. Mentre l’immobile è in attesa di un futuro, è stato siglato un accordo per proteggere i 212 dipendenti che perderanno il lavoro. Dfs Italia, legata a LVMH, proprietaria della struttura, offrirà incentivi all’esodo, faciliterà l’inserimento dei dipendenti nel gruppo LVMH e definirà ulteriori azioni per il ricollocamento dei dipendenti. Lo riporta MF Fashion.
Un nuovo proprietario (forse) per Conbipel
Doveva essere la settimana decisiva per Conbipel. Invece, l’incontro al ministero del lavoro per la definizione dei prossimi passi è slittato al 4 febbraio. Secondo le indiscrezioni raccolte da La Stampa, una nuova società, formata dalla lombarda Euroseta Fashion (produttrice di intimo e abbigliamento) e da una società esperta di franchising, sarebbe pronta a rilevare il 51% di Conbipel. Mentre Invitalia resterebbe al 49%. Il quartier generale di Cocconato d’Asti potrebbe mantenere da 50 a 70 occupati, rispetto agli attuali 139. I negozi rilevati sarebbero 88 rispetto ai 167 gestiti dall’insegna nell’agosto del 2022, quando la società fu posta in amministrazione straordinaria. Un numero imprecisato di store verrà, inoltre, rilevato da un’altra società. Infine, in via prudenziale, è stata aperta una procedura di cassa integrazione straordinaria che potrebbe interessare fino all’80% dell’organico, formato da circa 1200 addetti. (mv)
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