Macy’s e Neiman Marcus tornano a brillare. Merito innanzitutto del governo USA, che sostiene gli stimoli al consumo e la campagna di vaccinazione. Ma c’entra anche l’intraprendenza dei retailer. Gli investimenti nel digitale sono i fattori chiave della riscossa per Macy’s. Fattori di cui ha evidentemente beneficiato il gruppo Neiman Marcus, che sta risorgendo dalla bancarotta conclusa il 25 settembre 2020 e dichiara di aver avuto tre mesi ottimi.
Gli stimoli al consumo
I ricavi del primo trimestre di Macy’s segnano il +56% a 4,71 miliardi di dollari. Meglio delle previsioni degli analisti di 4,37 miliardi di dollari. Gli utili rettificati sono di 39 centesimi per azione, rispetto ad una previsione di una perdita di 41 centesimi, citata da Footwear News. Secondo il presidente e CEO Jeff Gennette, Macy’s ha superato le aspettative di vendita di tutti e tre i suoi marchi: la catena omonima, Bloomingdale’s e Bluemercury. “Lo slancio e la forza del nostro business digitale stanno rimodellando il modo in cui interagiamo con i clienti come retailer omnicanale”, aggiunge il CFO Adrian Mitchell. Macy’s ha infine migliorato le aspettative per l’intero anno.
E Neiman Marcus
In un report confidenziale con accesso riservato, Neiman Marcus starebbe registrando un “rimbalzo” negli affari. Le vendite del terzo trimestre fiscale, terminato il primo maggio, sono aumentate del 43%, pur restando al di sotto dei livelli del 2019. Geoffroy van Raemdonck, CEO del gruppo, ha detto a WWD di aver visto una crescita a due cifre nei settori uomo e accessori, in particolare sneaker. Lo stesso manager sottolinea come le vendite online siano forti mentre quelle turistiche languano. Come riporta The Mercury News, nel pomeriggio di mercoledì 19 maggio, il punto vendita Neiman Marcus di Palo Alto ha subito un furto di 43 borse di lusso per un valore di 150.000 dollari. (mv)
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