La battaglia tra i big del fast fashion si aggiorna alle condizioni di mercato. Inditex ha dichiarato numeri record, ma prevede una spesa per gli investimenti superiore alle attese e il titolo fatica in Borsa. Stessa storia per le azioni H&M. I risultati delle vendite del primo trimestre dell’anno fiscale (dicembre-febbraio) sono inferiori alle attese. Fuori dall’Europa, la piattaforma di e-commerce Shein ha intrapreso una battaglia legale contro Temu, il nuovo concorrente di fast fashion negli Stati Uniti (che vende a prezzi ancora più bassi).
Cosa fanno i big del fast fashion
I numeri record del 2022 non bastano a far salire il titolo di Inditex. L’anno scorso la società capogruppo di Zara ha registrato livelli record sia nelle vendite (a 32,56 miliardi di euro, +17%) sia nell’utile netto (a 4,13 miliardi di euro, +27%). Tutto ciò nonostante la chiusura delle attività in Russia e l’inflazione, che ha provocato un consistente aumento dei costi di produzione. La società ha dichiarato che dal primo febbraio al 13 marzo le vendite sono cresciute del 13,5%. Nonostante questo, gli investitori non hanno premiato il titolo. Secondo UBS, scrive Il Sole 24 Ore, il risultato operativo del quarto trimestre è leggermente al di sotto delle attese. Gli investimenti (1,6 miliardi) previsti oltre la mancanza di un dividendo più generoso agli azionisti sono i fattori che potrebbero temporaneamente pesare sulle quotazioni.
H&M maluccio
Anche il titolo H&M soffre. Ma i motivi sono palesi. La società svedese ha riportato un aumento delle vendite inferiore alle attese, segno che sta lottando per competere con Inditex. I ricavi del primo trimestre del suo esercizio (dicembre-febbraio) sono saliti del 3% a 54,872 miliardi di corone (4,9 miliardi di euro). Per UBS sono in linea con le attese. Per Jefferies invece sono inferiori. E afferma che a febbraio le vendite sono calate del 3%. Senza trascurare che H&M è nel mezzo di un programma per ridurre il personale e tagliare altri costi.
Shein vs Temu
Si è scatenata la battaglia tra Shein e il nuovo concorrente, soprattutto negli USA, Temu. Temu è stato lanciato da Pdd Holdings, società madre dell’e-commerce cinese Pinduoduo e ha avuto una crescita senza precedenti. Un concorrente agguerrito per Shein, che prevede di arrivare a 60 miliardi di dollari di ricavi nel 2025, rispetto ai 22,7 miliardi del 2022. Lo stesso Shein dovrebbe raccogliere questo mese circa 2 miliardi di dollari in un nuovo finanziamento. Ebbene, Shein ha citato in giudizio Temu perché ritiene che la nuova piattaforma abbia denigrato la sua immagine. Più nel dettaglio gli influencer assunti da Temu avrebbero condiviso dichiarazioni come “Non sto più con Shein”. (mv)
Foto da Shutterstock
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