Nel Regno Unito fino al 25 marzo 2022 vige il blocco degli sfratti: gli inquilini morosi dei negozi non possono essere cacciati. In Francia, il Governo consente solo ora ai proprietari immobiliari di rivolgersi ai giudici in caso di mancato pagamento. A Milano, dopo un 2020 in cui il numero di visitatori è più che dimezzato, le boutique di via Montenapoleone stanno riprendendo a fare affari. Dal momento che manca il turismo americano e asiatico, però, si fa affidamento sui clienti italiani ed europei.
Blocco degli sfratti
Nel Regno Unito il divieto che impedisce ai proprietari di citare in giudizio gli inquilini morosi scadrà il 30 giugno. È stato prorogato, però, di altri 9 mesi. Come sottolinea BBC, da un lato c’è il sospiro di sollievo dei negozianti, dall’altra i “landlords” (cioè i proprietari immobiliari) si lamentano. Perché? Oltre a sottolineare le difficoltà dei mancati incassi maturati in due anni, denunciano gli inquilini che non pagano anche se potrebbero. I gruppi commerciali UK Hospitality e British Retail Consortium (BRC) hanno dichiarato che complessivamente gli affitti non pagati sarebbero di 5 miliardi di sterline. Una bomba ad orologeria pronta a scoppiare quando le protezioni statali termineranno.
E in Francia non più
In Francia, invece, dal primo giugno, il Governo ha dato ai proprietari la possibilità, prima vietata, di ricorrere al giudice in caso di mancato pagamento. La legge stabilisce comunque che gli inquilini morosi “non possono incorrere in interessi, sanzioni o qualsiasi misura finanziaria o legale per ritardo o mancato pagamento di affitti”. Un provvedimento valido per 2 mesi dalla fine delle misure restrittive per l’attività coinvolta.
Il Quadrilatero funziona
A Milano, secondo quanto riferisce a Adnkronos Guglielmo Miani (presidente di Montenapoleone District), la ripresa è in atto da circa un mese: “Stiamo lavorando molto bene con italiani ed europei, i fatturati sono molto aumentati”. Miani ricorda come nel 2020 il distretto abbia registrato 3,4 milioni di visitatori contro gli 8 milioni del 2019. “Il prossimo mese avremo i dati ufficiali ma ci stiamo avvicinando a livelli soddisfacenti – conclude –. Certo, tenendo conto che aspettiamo americani ed asiatici. Mancano ancora all’appello. Nel breve e medio termine ci sarà una grande euforia da parte dei consumatori”. (mv)
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