In Italia funziona il retail medio. Per Scarpe&Scarpe, Tata, Aldo, Primadonna e Miriade progetti di espansione

Il rilancio del retail italiano di calzatura e pelletteria (di fascia media). Dopo l’exploit di PittaRosso (+25% di fatturato nel 2016), anche altri player del retail nazionale sembrano godere di ottima salute. Scarpe&Scarpe (130 punti vendita, 1600 dipendenti e un giro d’affari da 300 milioni di euro) continua a aprire negozi (prima Nuoro, tra poco Torino, Cornaredo e Ravenna) e dopo la collezione firmata Cristina Chiabotto (My flower collection) ha lanciato la sua prima linea di abbigliamento firmata Alesya by Scarpe&Scarpe. Anche Tata Italia (oltre 50 milioni di fatturato) ha inaugurato gli store di Casamassima (Bari) e Lucca portando a 89 il numero dei suoi punti vendita, di cui 51 diretti e 38 in affiliazione. Che ci siano delle opportunità di crescita in Italia lo testimonia anche il piano di investimento della canadese Aldo, che pensava di aprire in Italia 50 negozi entro il 2020, ma ne aprirà effettivamente da 80 a 100. Altre insegne in crescita sono quelle di Primadonna Collection e Miriade. Fondata nel 2001 da Valerio Tatarella, Primadonna ha raggiunto 380 store in tutto il mondo e un giro di affari di oltre 100 milioni di euro. Miriade (gruppo Yamamay, Carpisa e Jacked) ha 70 negozi in Italia e ha superato 40 milioni di euro con incrementi a due cifre anno dopo anno. In attesa ancora di un futuro invece è la catena Cinti calzature (52 negozi e 30 milioni di fatturato) che è in vendita e che avrebbe ricevuto offerte sia dall’Italia che dall’estero. (mv)

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