J. Crew respira. Alla scadenza dalla raccolta di capitali, fissata per il 10 luglio, manca più di una settimana. Ma il retailer USA ha già raccolto più di 530 dei 566,5 milioni di dollari immessi sul mercato sotto forma di PIK bond (un tipo di obbligazioni che non prevede il pagamento di interessi, ma il versamento di dividendi in nuove obbligazioni). Una boccata d’ossigeno, dicevamo, per un gruppo oberato da 1,5 miliardi e che nel primo trimestre segnava perdite per 123 milioni. Per il retail americano è un periodo di crisi profondissima. J. Crew, impegnato in un faticoso percorso di ristrutturazione, un segnale positivo.
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