Per la distribuzione USA ci sono una buona e una cattiva notizia. La prima: J.Crew è fuori dal Chapter 11. E la seconda? Century 21 ci è appena entrato. Il Coronavirus sta rivoluzionando il retail a stelle e strisce. J.Crew ha un nuovo proprietario e un nuovo futuro. Century 21, catena nata nel 1961, con la maggior parte dei suoi negozi concentrati a New York, aveva superato la tragedia dell’11 settembre, ma non ha passato indenne la pandemia.
J.Crew è fuori dal Chapter 11
J.Crew ha presentato istanza di protezione dal fallimento a maggio. Il gruppo ha ufficialmente concluso la procedura del Chapter 11. E, come riporta Fashion United, afferma di essere “ben posizionato per una crescita a lungo termine“. Il piano di ristrutturazione approvato dal Tribunale prevede che J. Crew trasformi 1,6 miliardi di debiti in azioni. Anchorage Capital Group diventa nuova proprietaria di maggioranza. Per sostenere le operazioni in corso e le iniziative di crescita futura, J.Crew Group è stata rafforzata con un prestito di 400 milioni di dollari con scadenza 2027 fornito da Anchorage e altri partner. Inoltre, la società ha ottenuto una nuova linea di credito ABL da 400 milioni di dollari con scadenza 2025 concessa da Bank of America.
Male a New York
Century 21 chiuderà tutti i suoi 13 negozi, la maggior parte dei quali a New York. La catena retail off-price da 1.400 dipendenti ha presentato domanda di protezione ai sensi del Chapter 11. La società, si legge su Retail Dive, adduce la crisi al mancato pagamento di circa 175 milioni di dollari che gli sarebbe spettato da parte delle compagnie assicurative. Century 21 aveva stipulato polizze per proteggersi dalle perdite derivanti da interruzioni di attività, proprio come quella subita dalle conseguenze della pandemia. La società ha anche fatto causa alle compagnie inadempienti. Secondo Footwear News, nell’elenco dei suoi creditori ci sarebbero PVH con 4,8 milioni di dollari, G-III Leather Fashion (4,2 milioni), Michael Kors (1 milione) oltre a Adidas, Nike, Puma e Cole Haan. (mv)
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