JC Penney sta per essere salvata. L’insegna americana ha raggiunto l’accordo per cedere l’attività retail a Simon Property Group e Brookfield Property Partners. JC Penney, che è stata valutata complessivamente 1,75 miliardi di dollari, verrà suddivisa in due: Simon e Brookfield, che sborseranno circa 300 milioni di dollari in contanti e si accolleranno 500 milioni di debiti, acquisirà l’attività di vendita al dettaglio. Ai creditori, invece, andrà il patrimonio immobiliare.
Lo scorporo
L’accordo evita una liquidazione totale, salvando circa 70.000 posti di lavoro e 650 negozi. Il New York Times afferma che non c’è ancora certezza su quanti punti vendita resteranno aperti e quanti posti di lavoro verranno conservati. Secondo una fonte anonima, Simon e Brookfield erano ritenuti fin da subito gli acquirenti più probabili. Tra i potenziali acquirenti di JC Penney c’erano anche Hudson’s Bay, il proprietario di Saks Fifth Avenue, e la società di private equity Sycamore Partners.
JC Penney sta per essere salvata
JC Penney, con sede in Texas, ha chiesto lo scorso maggio l’accesso al Chapter 11. Vantava 10,7 miliardi di dollari di vendite annuali, circa 85.000 dipendenti e quasi 850 store (ma era arrivata a 1.500 negli anni di massimo splendore). Secondo CNBC, la catena retail prevede di chiedere l’approvazione dell’accordo da parte del giudice fallimentare all’inizio del mese prossimo. A meno che, ma è improbabile, non arrivino offerte migliori. (mv)
Leggi anche: