Prezzi bassi e boom nella vendita di borse. Così il retailer Kurt Geiger sta uscendo vittorioso da un 2024 che sta facendo soffrire molti marchi e rivenditori. Geiger ha realizzato il record di fatturato nell’ultimo esercizio. E ora per il fondo di investimento proprietario dell’insegna è arrivato il momento di esplorare una possibile vendita.
Kurt Geiger ha spinto sulle borse
Kurt Geiger ha segnalato vendite record a 360 milioni di sterline nell’esercizio fiscale terminato il 29 febbraio 2024, con un aumento del 10% su base annua. Gli utili sono cresciuti del 34% a 40,4 milioni. Il retailer è nato ed è conosciuto come rivenditore di scarpe, ma ora sono le borse il principale motore di fatturato, rappresentando il 60% delle entrate complessive. Le borse sono la categoria merceologica più venduta negli USA, mercato che così è diventato il principale. Dal 2018, le vendite lorde in Nord America sono aumentate di cento volte, da 2,5 milioni di sterline a 255 milioni.
I prezzi
Le borse vendute negli store Kurt Geiger costano tra 199 e 269 sterline. E secondo il suo CEO Neil Clifford hanno una fascia di prezzo “molto più economica rispetto ai nostri concorrenti”. Lo riporta il Times. L’azienda con sede a Londra ha registrato uno spostamento della domanda verso un lusso più accessibile. “La nostra quota di mercato sta aumentando perché non tutti possono permettersi una borsa da 2.000 sterline” ha detto Clifford. In merito alla crescita dei prezzi del lusso, al Guardian lo stesso CEO ha detto: “La strategia di aumentare i prezzi per ottenere le stesse entrate da meno persone non credo abbia funzionato per gli altri rivenditori e marchi. Noi abbiamo un punto di prezzo più basso di tutti i nostri concorrenti e credo che questo stia funzionando”.
La fiducia
Clifford è fiducioso per il futuro. Confida di raggiungere i 100 milioni di sterline di guadagni in cinque anni. E di riuscire ad arrivare a 1 miliardo di sterline di fatturato. Forte dei risultati ottenuti, e delle ottime prospettive, il fondo di private equity Cinven, che ha acquisito l’azienda nel 2015, sta lavorando con Bank of America per valutare una possibile cessione della catena retail. (mv)
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