Dalle accuse di “mafia-style intimidation” alla battaglia logistica. La guerra commerciale tra Temu e Shein si inasprisce sempre di più e si allunga dal mercato ai tribunali. Temu ha, infatti, accusato Shein di utilizzare metodi “in stile mafioso” per reprimere la concorrenza e lo ha denunciato a un tribunale statunitense. Non solo. I due colossi cinesi dell’ultrafast fashion si contendono anche i migliori servizi logistici per la consegna delle merci dalla Cina verso Europa e USA. Il che dimostra la differenza di visione dei grandi player globali della moda. Quelli occidentali comprano fornitori per rafforzare il controllo della filiera. Quelli cinesi, invece, investono nei trasporti. Per esempio, come ha fatto un altro grande colosso cinese dell’e-commerce: JD.com che ha allestito una propria flotta aerea.
Shein accusato di “intimidazioni mafiose”
Temu e Shein si fanno la guerra da qualche tempo. Varie sono le cause in corso, ma le ultime accuse di Temu verso il rivale alzano il livello dello scontro. “Shein soffoca i fornitori di moda ultraveloce con requisiti di esclusività e tattiche intimidatorie. Ma anche di detenzione in stile mafioso contro i fornitori che osano vendere a Temu”, si legge nelle accuse depositate da Whaleco, che opera negli Stati Uniti come Temu (fonte New York Times). Per esempio: Shein rinchiuderebbe per ore i rappresentanti dei fornitori nei suoi uffici “sequestrandogli i cellulari”. Oppure costringerebbe i fornitori a firmare accordi esclusivi con loro. Nei documenti depositati Shein viene descritta come società con “potere monopolistico nel mercato della moda ultraveloce negli Stati Uniti”.
La battaglia logistica
Le spedizioni delle aziende di e-commerce cinesi verso Europa e USA stanno aumentando fin dalla pandemia. E questo sta creando una domanda aerea di trasporto merci come mai si è registrato in passato. La conseguenza è la forte concorrenza tra le società di logistica e trasporti. Una situazione talmente esasperata che c’è anche chi, come JD.com, si è creato una propria flotta, composta da cinque velivoli. Il che dimostra come, per ora, l’unica preoccupazione del settore sia rappresentata dalla guerra commerciale USA-Cina che potrebbe creare problemi ai giganti delle vendite online di Pechino. I quali, però, sembrano particolarmente fiduciosi. “Non credo che il mercato del trasporto aereo resterà depresso a livello globale nel 2024. Continueremo a vedere anche dei picchi, poiché alcuni mercati mostrano una domanda straordinaria”, afferma Tobias Meyer, CEO di DHL Group (fonte Financial Times). (mv)
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