Farfetch. YOOX. Matches Fashion. Nella matrioska del mercato, la crisi degli e-tailer di lusso è sia sintomo che effetto dei problemi. Come vi raccontiamo dalle pagine del numero di giugno del mensile de La Conceria, sono poche le eccezioni in un contesto tanto depresso, dove i concorrenti hanno finito per assomigliarsi negli errori fatti e, soprattutto, nei cataloghi. L’approfondimento si chiama “Tutti tranne tre” e ospita l’intervista a Vincenzo Troia, managing director di Giglio.com, che ci aiuta a comprendere lo scenario dalla prospettiva di un player italiano.
La crisi degli e-tailer di lusso
L’e-commerce di moda è sulle montagne russe. A cavallo della pandemia, complici le restrizioni dei lockdown, tutti gli attori del settore hanno conosciuto crescite vertiginose che sembravano promettere un’espansione esponenziale del business. Poi, a magazzini pieni e costi gestionali impennati, è arrivato l’improvviso stop della domanda (presagio di quello che a breve distanza avrebbe investito l’intero mercato della moda). Chi è riuscito a salvarsene? Pochi, lungimiranti e-tailer, come Mythere, Moda Operandi e Ssense.
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