I risultati del report si possono leggere in due modi. Da un lato c’è da considerare che nell’e-luxury la trasparenza non è percepita come un must: solo per il 30% dei prodotti in vendita è indicata nella scheda tecnica online la provenienza. Dall’altro si fa notare il prestigio del made in Italy: nell’85% dei casi, i beni di lusso etichettati a dovere anche sul web sono confezionati nello Stivale. Sono le conclusioni di un’analisi condotta da Contactlab su 30.000 prodotti di 29 griffe diverse in vendita online. Solo il 50% dei brand pratica in maniera strutturale o parziale la trasparenza sulla tracciabilità, spiega la società di consulenza e analisi al Sole 24 Ore. Commettendo, però, un errore strategico: in alcuni mercati indicare la provenienza (giusta) può far crescere le vendite. Il 90% dei consumatori cinesi intervistati da Contactlab considera un fattore fondamentale la dichiarazione del made in.
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