Non conosce freni la crescita del commercio on line in Cina. Secondo il sito specializzato China Internet Watch, nel secondo trimestre di quest’anno la somma delle transazioni B2C (business-to-consumer) e C2C (consumer-to-consumer) ha superato per la prima volta il 10% del totale delle vendite assolute nell’intero Paese, attestandosi al 10,1% grazie a una crescita del 47,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il controvalore delle merci acquistate tra aprile e giugno 2014 è astronomico, pari a 628,7 miliardi di yuan (76 miliardi di euro). A fine anno la percentuale dovrebbe crescere al 10,4% assoluto, toccando nell’arco di dodici mesi un controvalore di 2 trilioni 760 miliardi di yuan (333,9 miliardi di euro). Per il 2017 si prevede che il commercio on line rappresenterà il 15,7% delle vendite totali effettuate in Cina. I website più cliccati dagli acquirenti cinesi fanno parte del gruppo Alibaba, che controlla circa l’80% del commercio on line nazionale: si tratta di Taobao e Tmall, dove calzature e borse sono tra gli articoli più ricercati. Un sito che riserva un particolare spazio ai prodotti di lusso (compresi gli articoli in pelle) è www.jd.com. Per quanto riguarda le scarpe, i siti più visitati sono www.yougou.com, www.paixie.net e www.okbuy.com. Gli acquirenti cinesi si affidano all’e-commerce soprattutto per comprare calzature e vestiario: lo fanno regolarmente 8 internauti su 10. (ap)
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