Colpo grosso in Galleria Vittorio Emanuele II. Yves Saint Laurent si è aggiudicato un locale di 82 metri quadri con un’offerta, presentata tramite la concessionaria SL Luxury Retail, da un milione di euro l’anno. Stando a quanto si legge sul Corriere della Sera, i tecnici del Comune di Milano (la Galleria fa capo all’amministrazione locale), all’apertura della busta sono rimasti a dir poco sbalorditi. La griffe francese (gruppo Kering) ha quasi decuplicato la base d’asta (131.000 euro), nonché strapazzato la concorrenza, doppiando la seconda (Moreschi, 402.000 euro) e la terza (Luxottica, 401.000 euro) miglior offerta. L’aggiudicazione di SL Luxury Retail al momento è provvisoria: solo dopo le verifiche di rito sarà definitiva. Intanto, l’approdo di SL in Galleria (soprattutto per la “prepotenza” con cui arriva) è l’ennesima dimostrazione della scalata lanciata dalle griffe d’alta gamma al Salotto di Milano. Da quando Palazzo Marino ha deciso di ridefinire l’identità commerciale degli spazi, è stata una sorta di corsa all’oro: nel 2012 è arrivata Louis Vuitton con un proposta da 930.000 euro annui in una gara con base d’asta di 337.000 euro; nel 2013 è il turno di Prada (offerta da 9 milioni con base d’asta a 3,2); nel 2017 è toccato a Dutti (offerta da 3,1 milioni di euro con base d’asta di 977.000 euro). Le gerarchie del retail di lusso meneghino stanno cambiando: il Quadrilatero è avvisato, la Galleria fa sul serio.
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