Gli affitti delle vie del lusso ingrassano le casse del comune di Milano. Il valore degli affitti in Galleria è passato dai 27 milioni di euro complessivi del 2016 ai circa 60 milioni attuali. Il salotto buono della città è capofila del fermento immobiliare che vede in prima linea moda e lusso. E che coinvolge altri spazi del capoluogo lombardo, sia ora che in previsione futura. E dopo Milano, l’effervescenza del retail immobiliare si sta propagando anche a Roma, Firenze e Venezia, città che aspettano il ritorno dei turisti.
Gli affitti in Galleria
In 7 anni Milano ha quasi raddoppiato gli incassi degli affitti dei negozi in Galleria. Dà i suoi frutti la scelta di assegnare le vetrine all’asta. La Galleria conserva “da un lato il suo passato, mantenendo le botteghe storiche – spiega a MFF l’assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare del comune di Milano, Emmanuel Conte – e, dall’altro, il suo presente e futuro grazie ai brand, con un mix di commercio e ristorazione. Senza dimenticare il legame con il Teatro alla Scala”.
Piace ai Fratelli Rossetti
“Questo è il posto in cui oggi è importante esserci”, dice a Repubblica Luca Rossetti, CEO del calzaturificio Fratelli Rossetti, marchio che a metà dicembre ha aperto la sua boutique alla Galleria. “Non ci interessa il lusso per il lusso. Ma il nostro faro è l’eleganza vera, con scarpe frutto di alto artigianato, con un DNA preciso”.
Milano, non solo Milano
Il fermento immobiliare si è diffuso in molti luoghi commerciali di Milano. Non solo il Quadrilatero, ma anche Cordusio, corso Vittorio Emanuele e San Babila, fino a corso Buenos Aires e Porta Nuova. Per gli esperti intervistati da MFF, via Montenapoleone non perde la leadership di via del lusso più cara: gli affitti vanno dai 12 ai 15.000 euro al metro quadrato l’anno, con tendenza all’aumento. “Il vero problema non sono i canoni, ma la mancanza di spazi: i marchi sono disposti a fare follie”, conferma Maristella Brambilla, partner di 18 Montenapoleone retail consultancy & brokerage. Nel resto dell’Italia hanno incominciato a muoversi Firenze, Roma e Venezia, mentre altre potenziali città sono Bologna, Torino e Napoli. (mv)
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