Nella riscossa dei negozi fisici, Santoni investe sull’e-commerce

Nella riscossa dei negozi fisici, Santoni investe sull’e-commerce

Aspettiamoci la riscossa dei negozi fisici. Perché il pubblico, anche quello più giovane, apprezza ancora l’esperienza dell’acquisto in negozio. Lo dice la ricerca What Matters to the Consumer di Capgemini. E lo sentono Domenico Dolce e Stefano Gabbana. La situazione è dinamica: la distribuzione sta cambiando sotto la sferza della pandemia e cerca nuovi assetti. Per questo gli investimenti nel digitale, basta tenere d’occhio la rassegna stampa, rimangono ingenti.

Consigli di lettura

  • Scorrendo la sintesi de Il Sole 24 Ore, si apprende che prima della pandemia il 60% degli acquisti avveniva in negozio. Ad aprile 2020 (nel pieno del lockdown, quindi) la quota era crollata al 24%, salvo rimbalzare al 67% a novembre 2021 e proiettarsi al 72% nello scenario post-pandemico. Non è vero, dunque, che il Coronavirus ha segnato la fine del retail fisico, deduce Capgemini Research Insitute
  • Più che altro, la distribuzione si trasforma sotto l’influenza della pandemia. Così come dell’anagrafe. “È un momento interessante – commentano con MFF Dolce e Gabbana –. Ci sono consumatori di moda diciamo dai 15 ai 25-30. C’è uno zoccolo duro sopra i 45. Bisogna far convivere nei negozi i due tipi di clienti. Cambieranno le vetrine, sarà il negozio stesso a diventare vetrina. Senza manichini, con il capo appeso a una catena e a una gruccia come negli anni ‘90. E anche l’e-commerce cambierà presto”
  • Di certo per cavalcare le opportunità della trasformazione, tocca investire. Lo fa El Corte Inglès, che sposta 3.500 dipendenti nella nuova unità logistica con cui competere con i giganti dell’e-commerce. E lo fa Santoni, che ha inaugurato uno store a Milano e programma aperture a Dubai, San Pietroburgo, Vietnam e Cambogia e che internalizza l’e-commerce.

 

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