Arriva l’ok del Tribunale di Padova al piano di salvataggio di PittaRosso che RSCT Fund ha proposto lo scorso autunno ai creditori della catena retail. Il decreto di omologa del concordato preventivo è, di fatto, l’approvazione del progetto di fusione con Scarpe&Scarpe, di cui la stessa RSCT è azionista di maggioranza da gennaio 2022. Nasce così un polo della distribuzione delle calzature di volume da 2.700 dipendenti e oltre mezzo miliardo di ricavi.
Il salvataggio di PittaRosso
Come racconta la Repubblica, RSCT è chiamato a operare un aumento di capitale in seguito al quale sarà azionista di controllo di PittaRosso, mentre Lion Capital sarò ridotto a una quota di minoranza. RSCT fa capo a un fondo irlandese ed è coadiuvato nell’operazione da Pillarstone. Mentre il 93% dei creditori ha già approvato il concordato preventivo per PittaRosso, la nuova proprietà assicura il mantenimento dei livelli occupazionali e investimenti su 630 negozi.
Il polo della calzatura economica
La fusione tra PittaRosso e Scarpe&Scarpe offre più di un vantaggio alle due insegne: “Sinergie sui costi, sulla logistica, sugli acquisti – scrive Repubblica – e sul magazzino”. Nel piano di rilancio, oltre alla ristrutturazione dei negozi, c’è anche l’ampliamento dell’offerta merceologica: al tradizionale focus sulle calzature si aggiunge quello sugli accessori.
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