Dopo aver raccolto un miliardo di euro dalla quotazione a Wall Street (lo scorso settembre), José Neves, fondatore di Farfetch, il portale londinese leader del fashion luxury retail, nel terzo trimestre 2018 saluta un fatturato in crescita del 52% con i ricavi dei servizi di piattaforma in aumento del 61% su base annua, un valore lordo della merce di lusso veicolata sull’e-commerce Farfetch di oltre 300 miliardi di dollari e ricavi a 132 miliardi di dollari. “Crediamo che nei prossimi dieci anni avremo un incremento globale delle vendite online attorno ai 100 miliardi di dollari – spiega Neves, che accoglie sulla sua piattaforma 1,2 milioni di clienti attivi e gestisce oltre 660.000 ordini registrati al terzo trimestre 2018 – e noi vogliamo fare la parte del leone in questo mercato”. La forza di Farfetch è l’aver saputo creare esperienze di acquisto online con una spiccata luxury awareness. Esemplare, in questo senso, la partnership con Gucci, lanciata ad aprile 2017, che consente in 90 minuti di ottenere borse e capi della maison ai clienti che si trovano nelle città delle boutique partners di Farfetch, localizzate a Berlino, Dubai, Los Angeles, Londra, Madrid, Milano, New York, Parigi, San Paolo e Hong Kong. Un servizio extralusso, dove il fattorino consegna in eleganti confezioni quello che solo un’ora e mezza prima era un insieme di pixel con un prezzo a molti zeri sullo smartphone.
TRENDING