Dopo il passaggio a L Catterton (fondo di private equity che fa capo a LVMH), A.P.C. Paris può considerare l’idea di triplicare le boutique in Italia. Aperta la prima a Milano, il fondatore del marchio Jean Touitou (nella foto) pensa di sviluppare gli affari nel Belpaese. E nei suoi progetti ci sono opening a Roma e Firenze. L’azienda ha chiuso il 2022 con un fatturato di 100 milioni di euro, in aumento del 28% rispetto al 2021. E vuole crescere ancora. Soprattutto dopo essere passato nella scuderia di Bernard Arnault attraverso L Catterton, che controlla anche Etro e Birkenstock.
A.P.C., dal denim alla pelle
A.P.C. sta per “Atelier de Production et de Création”, un concetto che col passare degli anni si è sviluppato anche con la produzione di olio d’oliva e l’apertura di una casa discografica. Il fondatore Jean Touitou (nella foto a destra), oltre ad esser stato financial advisor di Kenzo, è anche musicista. Sua moglie Judith è direttrice artistica del brand. Partito dal denim, ha ampliato la sua offerta anche a scarpe e borse in pelle, realizzate prevalentemente in Europa.
Triplicare le boutique in Italia
Il marchio ha archiviato il 2022 con un fatturato di 100 milioni di euro, +28% sul 2021. A.P.C. Ha inaugurato il 30 marzo scorso la prima boutique italiana a Milano. E se gli incassi andranno bene, potrebbero presto arrivare due nuove aperture a Roma e Firenze. Lo riporta La Repubblica. Prosegue la distribuzione dei suoi prodotti attraverso 80 negozi multimarca e diversi showroom.
Touitou e l’Italia
E quando L’Officiel chiede a Touitou, perché approda in Italia dopo tanto tempo, l’imprenditore replica: “Ho sempre temuto che i milanesi non sopportassero il minimalismo, ora dopo attenta osservazione ho capito che invece lo apprezzano”. Afferma di esser stato in quasi tutti i porti italiani, di sentirsi a suo agio un po’ ovunque e ricorda di avere una nonna livornese. (mv)
Foto dell’inaugurazione della boutique milanese
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