Il rilancio di Coin salva 1.390 posti di lavoro. Viceversa, la fusione tra Saks Fifth Avenue e Neiman Marcus costa il taglio di 550 persone. I 10 milioni di euro versati da Invitalia per diventare socia al 30,1% di Coin sono stati decisivi per varare una manovra di rilancio da 43 milioni. Negli USA l’integrazione delle attività dei due grandi magazzini, oggi confluiti in Saks Global, ha causato dei “doppioni” che l’azienda vuole eliminare per risparmiare.
Coin salva 1.390 posti
La catena italiana del retail Coin è salva. L’accordo di ristrutturazione del debito è stato approvato e verrà presentato al Tribunale di Venezia entro il prossimo 28 aprile. Pronto il piano di rilancio dell’insegna specializzata nella vendita di prodotti di abbigliamento e della casa. Che conta 34 negozi diretti e 130 store in Italia e all’estero. Il piano prevede una ricapitalizzazione a cui contribuiranno 10 milioni versati da Invitalia e 21,2 milioni provenienti da Mia srl di Marco Marchi (Liu Jo ed Eccellenze Italiane) e da Sagitta (Europa Investimenti) del gruppo Arrow. Oltre a quote minori provenienti dagli azionisti Red Navy (Stefano Beraldo di OVS), Joral Investment (Jonathan Kafri) e Hi-Dec Edizioni (Enzo De Gasperi). Il tutto per un aumento di capitale di 33,2 milioni, come specifica il Corriere del Veneto. A questi 33,2 “se ne aggiungono altri di tipo finanziario per una manovra complessiva che porterà nuova liquidità per 43 milioni” come si legge nelle note del Ministero delle Imprese e della Regione Veneto.
L’azione di Invitalia
Il piano è stato approvato grazie all’adesione di oltre 330 creditori, che hanno così consentito il raggiungimento della soglia minima del 60% dei debiti di Coin. Salvi quindi di tutti i 1.390 posti di lavoro. Grazie anche all’ingresso di Invitalia nel capitale societario, tramite il Fondo Salvaguardia Imprese.
Saks ne licenzia 550
Negli USA, Saks Global, la nuova realtà che gestisce Saks Fifth Avenue e Neiman Marcus, licenzierà circa 550 lavoratori, pari al 3% della forza lavoro complessiva. Lo scrive WWD. I licenziamenti si concentrano sulla riduzione di ruoli duplicati e sovrapposti emersi a seguito dell’acquisizione da parte di Saks e di Neiman Marcus per 2,7 miliardi di dollari a dicembre 2024. Anche il numero dei fornitori diminuirà. Peserà la nuova politica sui pagamenti imposta da Saks Global. A 90 giorni dalla data fattura e il pagamento delle fatture scadute in rate mensili a partire da luglio. Per effetto di queste nuove condizioni, la catena retail stima una riduzione del 25% dell’elenco dei suoi fornitori, compresa l’eliminazione di alcuni ad opera della stessa società. (mv)
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