Le vetrine di New York da giorni sono ispirate all’anno del serpente. Del resto come ignorare che un turista cinese spende mediamente 11 mila euro quando viaggia? Domenica inizia il nuovo anno lunare e con il Capodanno cinese arriva anche la più prolifica stagione dello shopping per il cliente che più ama gli acquisti di lusso, secondo lo studio di Bain & co.
Nei prossimi quindici giorni Bergdorf e Goodman avrà in negozio commessi che parlano in mandarino mentre all’ingresso verranno consegnate le direzioni dei piani in madre lingua e un buono per un cocktail nel ristorante interno: “Sappiamo che sono in arrivo” afferma John Capizzi, manager della mecca newyorkese degli acquisti.
Gucci ha promosso l’evento con una serie di accessori rossi, come una tote con un pendant a forma di cuore e un’etichetta di identificazione con i simboli dello zodiaco, mentre Vuitton applica il monogramma col serpente; Bulgari ha sempre avuto la linea Serpenti, a cui quest’anno ha aggiunto un girocollo in giada e diamanti da 400 mila dollari, mentre il rettile campeggia in cima al negozio di Fifth Avenue. Affinity China propone un servizio di viaggio per cinesi benestanti e per 14.150 dollari porta in giro 40 turisti in destinazioni del lusso, incluse Burberry a Beverly Hills e Saks Fifth Avenue nella Grande Mela.
Bain & co. non nasconde che le vendite del lusso in Cina siano oggi in crescita di appena il 7% contro 30% del 2011, ma segnala quali aziende venderanno bene nei prossimi quindici giorni (Estée Lauder, L’Oréal, e L’Occitane), tradizionalmente dedicati ai regali per parenti, amici e colleghi, con significative incursioni nella calzatura femminile e nell’abbigliamento lussuoso maschile di massa. L’azienda di consulenza ricorda che il 60% del consumo del lusso cinese avviene al di fuori dei confini domestici, dove Hong Kong gioca il ruolo principale, seguita da Macao e Singapore. Quest’anno la debolezza della sterlina dovrebbe aiutare Londra a svantaggio di Parigi, mentre l’Australia perde terreno nei confronti di New York grazie alla facilitazione nella consegna dei visti turistici per gli Usa.
Nel 2011, secondo i dati del World Luxury Association Report, nel periodo del nuovo anno lunare i cinesi hanno speso 7,2 miliardi di dollari all’estero (+28%). Gioielli, orologi, borse in pelle, abbigliamento e profumi sono nell’ordine gli acquisti prediletti. I principali Paesi dello shopping sono stati Francia, Italia, Inghilterra e Svizzera. Secondo il rapporto, il 62% del mercato del lusso europeo viene oggi alimentato dai cinesi, il 33 negli Usa, il 69% a Taiwan, Hong Kong e Macao. (p.t.)