Giù i prezzi di Timberland e Vans. “L’inflazione è scesa un po’. In questo momento non siamo più nel contesto dell’anno scorso”, ha dichiarato Bracken Darrell, CEO della casa madre VF Corp. Che ha molto lavoro da fare. Deve invertire la rotta di Vans. Deve cercare un sostituto del presidente globale del marchio dopo l’uscita di Kevin Bailey. E deve affrontare anche le critiche di alcuni soci attivisti, che chiedono la revisione analitica di ogni marchio, fino alla cessione di quelli poco redditizi come Supreme e Timberland. Una risposta del gruppo arriva col piano Reinvent.
I guai di Vans
Dal momento che l’inflazione è scesa, Bracken Darrell ha deciso di ridurre i prezzi. Come riporta Bloomberg, alcuni stivali Timberland sono stati portati sotto i 200 dollari, mentre anche modelli Vans hanno visto una riduzione del prezzo. Proprio il marchio Vans affronta un periodo negativo. Da luglio a settembre 2023, il secondo trimestre dell’esercizio fiscale di VF, i ricavi di Vans sono diminuiti del 21%. “Le tendenze odierne di Vans non stanno migliorando. In realtà potrebbero anche essere viste come un peggioramento. Non vedremo un’inversione di tendenza quest’anno”, ha dichiarato Darrell agli analisti. Il direttore finanziario della società, Matthew Puckett, ha dichiarato che i nuovi modelli Vans vanno forte, ma le loro vendite non sono riuscite a compensare i cali dei prodotti classici, scrive Footwear News.
Il piano Reinvent
Complessivamente, i ricavi di VF nel secondo trimestre sono scesi del 2% (-4% a cambi costanti), arrivando a 3 miliardi di dollari. Le vendite di Vans sono scese del 21%, quelle di Timberland del 7% mentre The North Face cresce del 19%. In concomitanza con i risultati, la società di Denver ha definito un piano strategico di trasformazione chiamato Reinvent. Questo prevede il taglio del debito, il risparmio di 300 milioni di dollari di costi e la rivitalizzazione di Vans. La società non guarderà altre acquisizioni finché i livelli di debito non si saranno ridotti, ha detto Darrell. (mv)
Leggi anche:
