Crescita della spesa online, brand che riducono i punti vendita e shopping mall sempre più in crisi. Negli USA nei prossimi 5 anni un mall su 4 sarebbe a rischio chiusura. Lo dice Moody’s Analytics, secondo cui il tasso di locali vacanti nei centri commerciali regionali ha raggiunto un record dell′11,4% nel primo trimestre del 2021, superando anche i dati del primo trimestre 2009, post crisi finanziaria.
Dice Moody’s
“I centri commerciali sono assolutamente ancora alle corde – afferma a Cnbc Victor Calanog, responsabile della divisione di economia immobiliare commerciale di Moody’s –. Erano alle corde anche prima del Covid”. Il traffico dei consumatori verso molti centri commerciali, spesso situati in periferia, è diminuito costantemente nel corso degli anni. Gli americani spendono di più online. ICE Agenzia di New York cita a MF Fashion un report di IbisWorld, secondo cui dal 2015 al 2020 le entrate dei mall sono scese mediamente del 9% a 111 miliardi di dollari. Solo nel 2020 il calo dei ricavi è stato del 18,6%. E nei prossimi 5 anni il fatturato “si contrarrà a un tasso annuo del 7,8%”.
Quanto pesa l’online
Tra i primi responsabili del declino dei grandi centri commerciali è la crescente ascesa del consumo online. Un trend che porterà Amazon a superare Walmart come il più grande rivenditore statunitense entro il 2025, secondo Retail Insight. Retail Dive cita un rapporto di eMarketer secondo il quale le vendite di e-commerce di abbigliamento e accessori cresceranno del 18,9% una volta cessata la pandemia. Nello stesso report si stima che nel 2021 le vendite di e-commerce al dettaglio negli Stati Uniti aumenteranno del 13,7% a 908,73 miliardi. Ciò vuol dire un ritmo inferiore rispetto al +18% dello scorso anno, ma superiore alle stime pre-pandemia del +12,8%. (mv)
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