Se qualcuno avesse bisogno di ulteriori conferme rispetto alla complessità del retail USA, prenda a esempio la situazione di Nordstrom. La sua dimensione di mercato è, infatti, emblematica. Al punto che, all’interno dello stesso bilancio, alterna riscontri positivi ad altri deludenti. L’ultima trimestrale rappresenta uno specchio fedele di questa condizione. Vendite sotto la soglia prevista, utili più brillanti delle previsioni.
Gli affari
Nel trimestre concluso il 3 agosto Nordstrom ha riferito che le entrate totali sono state di 3,87 miliardi di dollari. Quindi, inferiori ai 3,93 miliardi di dollari stimati del consenso di Refinitiv. Le vendite sono diminuite del 5,1% su base annua, quelle a prezzo pieno sono scese del 6,5%. Però: l’utile rettificato per azione è stato di 90 centesimi. Ben superiore, quindi, ai 75 centesimi stimati. La società ha ridotto le previsioni per l’anno fiscale, ipotizzando vendite nette in calo di circa il 2%. Nonostante un quadro non proprio esaltante, l’aumento della marginalità e la riduzione dell’inventario hanno fatto crescere la fiducia del mercato finanziario.
La donazione
Nordstrom, nel frattempo, ha rilanciato la sua collaborazione solidale con l’associazione no-profit Shoes That Fit. Obiettivo: sostenere i bambini di famiglie a basso reddito. Come? Distribuendo 25.000 paia nuove di zecca per il back-to-school. La campagna è iniziata il 5 agosto e si concluderà il 15 settembre. Funziona così: i clienti che si recano in qualsiasi store Nordstrom (fisico o digitale) possono acquistare la Shoes That Fit Card da 10 dollari. Il 100% del ricavato di ogni carta acquistata va a finanziare il dono di un nuovo paio di sneaker per un bambino bisognoso. Dal 2010, Nordstrom ha stretto una partnership con Shoes That Fit per donare oltre 165.000 paia ai bambini delle comunità locali negli Stati Uniti e a Porto Rico. (mv)
Immagini tratte da press.nordstrom.com
