Alibaba, che ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in rialzo del 55% annuo e profitti in ribasso del 66%, investirà in tre direzioni: big data, espansione nelle aree rurali cinesi e sviluppo all’estero. Nelle strategie di crescita ci sono anche le PMI eccellenti italiane alle quali il colosso cinese propone di essere “la loro porta di accesso al mercato cinese”. Lo ha riferito Eric Pelletier, responsabile affari internazionali del gigante dell’e-commerce. La società ha aperto nuove sedi operative in Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Belgio. Il lusso made in Italy arriverà in Cina grazie a Mei.com, un rivenditore online fondato nel 2009, e ora di proprietà di Alibaba, che disponde di 9 milioni di membri iscritti, consumatori sofisticati che spendono in media 250 dollari per singola transazione. (mv)
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