“Le Marche sono state la prima regione ad aver sensibilizzato il Governo e ad essersi attivata al fine di trovare soluzioni alternative alle sanzioni”. L’assessore regionale delle Marche alle attività produttive Manuela Bora si difende da chi vorrebbe che le Marche si allineassero con Veneto, Liguria, Lombardia e Toscana, che hanno approvato una mozione contro le sanzioni. La politica marchigiana resta a guardare? Bora snocciola le azioni anti-sanzioni e ricorda che il 28 ottobre 2015 ha sottoposto un documento alla conferenza delle regioni. Documento che le regioni hanno respinto. Poi si è rivolta all’Europa anche per chiedere dei risarcimenti ai danni delle sanzioni. “Ci hanno risposto che non sono le sanzioni a determinare il calo dell’export e che le aziende possono usufruire del Fondo europeo di sviluppo regionale” afferma Bora sul Corriere Adriatico. Giovedì ci proverà la corregionale Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici, a fare breccia al Governo nell’incontro con il sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto e con il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. In discussione non solo le sanzioni ma anche le possibili azioni per risollevare il settore calzaturiero italiano, compresa “la defiscalizzazione dei campionari”. Il giorno successivo, invece, Pilotti sarà impegnata nella seduta del consiglio generale di Assocalzaturifici. (mv/art)
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