Giorno di chiusura della fiera calzaturiera Obuv Mir Kozhi. La manifestazione moscovita ha rispecchiato aspettative e preoccupazioni. I pochi buyer presenti si affidano ai marchi più conosciuti, lasciando poco spazio ai brand che si sono affacciati di recente nell’area sovietica. Il fattore prezzo, che fino ad alcune stagioni fa influenzava marginalmente gli acquisti, sta diventando un importante strumento di competitività per cui chi offre calzature con una quotazione più consona ai problemi russi, soprattutto legati alla quotazione del rublo, è avvantaggiato rispetto agli altri competitor. Soffre di più la scarpa maschile rispetto a quella da donna. In conclusione: un miglioramento della situazione di mercato non è stata avvertita dagli espositori che però confidano di vedere qualche ordine non appena arriverà il freddo e cominceranno le vendite delle calzature invernali. (mv)
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