La scarpa italiana in Russia, nei primi 10 mesi 2016: più paia, ma prezzo medio in calo del 14,6%

La Russia torna ad acquistare scarpe di brand italiani, ma a un prezzo inferiore. Nei primi 10 mesi del 2016 l’export di calzature dall’Italia verso Mosca è aumentato del 9,9% in quantità, ma è sceso del 6,1% in valore, per effetto di un prezzo medio più basso del 14,6%. Lo dicono le statistiche di Assocalzaturifici. Vola l’Ucraina (+44,2% in quantità e +28,7% in valore). Confrontando i dati gennaio-ottobre 2016 con lo stesso periodo del 2013 (pre-crisi a Mosca) le quantità esportate sono scese del 40,3%, i volumi del 52,6% e il prezzo medio del 20,5%. Soffre il bambino, mentre la donna va leggermente meglio dell’uomo. A livello provinciale (nel periodo gennaio-settembre 2016) male Venezia (-29,1%), Fermo (-19,3%), Macerata (-12,8%) e Forlì-Cesena (-12,1%); bene invece Treviso (+64,3%), Firenze (+9,4%) e Milano (+8,4%). (mv)

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