“Sanzioni sbagliate perché non è stata la Russia a iniziare la guerra in Ucraina”. Questa la reazione del Cremlino davanti alla decisione del Consiglio Europeo di rinnovare le sanzioni economiche verso la Russia fino al 31 luglio 2016. Applicate per un anno a partire dal 31 luglio 2014, le sanzioni sono poi state rinnovate sei mesi fa. Ora arriva un nuovo rinnovo per altri sei mesi. Chiarita anche la posizione dell’Italia, che non voleva non rinnovare le sanzioni ma solo discuterne prima del rinnovo automatico, anche se, ha detto il premier Renzi “danneggiano tanto l’economia russa quanto quella europea”. (mv)
TRENDING