Male il 2014, peggio i primi mesi del 2015, ma da maggio i russi hanno cominciato a spendere di più in scarpe e vestiti. Fuoco di paglia o inversione di tendenza? Il 2014 si è chiuso con un crollo delle esportazioni di calzature italiane verso l’ex-Unione Sovietica (-20% in volume e -22,4% in valore). Nei primi due mesi del 2015 è andata peggio. Secondo i dati snocciolati dall’ormai ex presidente di Assocalzaturifici Cleto Sagripanti, l’export nei mercati Csi è diminuito del 50% in volume e del 44,5% in valore. Ma per la prima volta dopo tanto tempo i russi hanno cominciato ad aumentare le proprie spese in abbigliamento e calzature. Lo comunica il quotidiano russo Vedomosti che, relativamente al mese di maggio, evidenzia un aumento degli acquisti del 2,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. (mv)
Russia: a maggio imprevista ripresa degli acquisti di abbigliamento e calzature
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