La sofisticatezza di Mario Dice e la superfemminilità di Anton Giulio Grande salgono sul palco di Lineapelle Designers Edition. Due nuovi appuntamenti con la moda sono andati in scena nello spazio dedicato alle sfilate all’interno di Lineapelle 102 (padiglione 24). Creazioni curate nel minimo dettaglio, frutto di lavorazioni complesse ed elaborate, che hanno come denominatore comune la scelta accurata dei materiali e la volontà di esplorare l’emozione della pelle.
La Cuir Couture di Anton Giulio Grande
Lo stilista calabrese ha rivisitato i propri archivi in una collezione (foto a sinistra) fatta di esclusività e ricercatezza, ma “filtrata da una rilettura contemporanea”. L’obiettivo di Anton Giulio Grande è “raggiungere l’opulenza in ogni suo dettaglio” e lo fa anche attraverso l’utilizzo della pelle. “Una nuova e moderna eleganza” interpretata da giacche di pelle e bomber elaborati con frange, borchie e Swarovski, sovrapposti a gonne lunghe e vaporose.
La Medea di Mario Dice
Misticismo e mistero intessono una collezione SS24 ispirata alla tragedia classica di Euripide Medea. Mario Dice realizza una serie di elegantissimi look (foto aa destra) con tessuti dalla texture delicata e trasparente, fatta di pizzi e voile di sete, con gorgiere a sottolineare l’opera di un’abbondanza di dettagli fatti di volant e colori. L’uso della pelle è consapevole: “L’origine dei materiali che compongono la collezione va conosciuta, indossata, studiata”, spiega una nota dello stilista. Un invito a non fermarsi alle apparenze e approcciarsi alla moda con maggiore profondità.
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