Una commossa Silvia Venturini Fendi, comparsa al termine della sfilata dell’omonima casa di moda, l’ultima ideata da Karl Lagerfeld prima della scomparsa alcuni giorni fa, è stato uno dei momenti clou del secondo giorno di Milano Moda Donna. Per ora il post Lagerfeld da Fendi non è ancora stato definito, ma da quel che si apprende, Venturini Fendi, già impegnata nell’Uomo, negli accessori e nel bambino, dovrebbe, almeno in questa prima fase, seguire in toto la creatività della maison controllata da LVMH. In passerella una collezione in puro stile Lagerfeld: grandi fiocchi, colletti appuntiti, il logo Karligraphy ideato nel 1981, tonalità calde, giochi di trasparenze, tanta pelle e pelliccia nelle giacche, nelle gonne laserate, nei cappotti.
Sensualità da Emporio Armani che svela una collezione “rosso-centrica”. In scena abiti corti drappeggiati, con pantaloni di latex, bomber con colletti smoking, stivali in pelle, giacche da biker e pochette da portare a tracolla.
Max Mara dà vita a un guardaroba che unisce workingwear e glamour con giacche corte, mantelle impermeabili, maxitasche applicate in pelle, stivaloni alti fino al ginocchio, maxiborse e materiali pregiati come cocco e zebra, alpaca, cammello e cashmere sempre accostati alla pelle.
Prada conferma il suo approccio concettuale e disseziona l’idea stessa del romantico, unendo i fiori e il militare, il pizzo e i combat boot, i capispalla militari imbottiti accanto alla pelliccia colorata e il nero totale.
Irriverente come da tradizione lo show di Jeremy Scott per Moschino: il designer ha immaginato un’ambientazione da Ok, il prezzo è giusto! Tanti gli accessori e non è un caso: diventeranno i pezzi chiave della collezione. Si va dalla “bag ferro da stiro” a quella a forma di cassa, dalla borsa dentifricio a quella a forma di contenitore di detersivo. Oggi la fashion week proseguirà con gli show di Tod’s, Bottega Veneta e Versace.
