Milano Moda Donna: la pelle (ri)conferma la sua versatilità

Milano Moda Donna: la pelle (ri)conferma la sua versatilità

Cosa ci hanno detto le sfilate di Milano Moda Donna rispetto all’impiego della pelle per la stagione invernale 2020/2021? Semplice: la serietà ha prevalso, ponendola in primo piano rispetto a (vari ed eventuali) messaggi fuorvianti. La pelle (ri)conferma la sua versatilità. Le griffe la trattano alla luce di infinite modalità, con risultati sempre nuovi.

La fantasia dei big

Gli ultimi due giorni – sabato 22 e domenica 23 febbraio – hanno visto in passerella ancora tanti big della moda. Trussardi con tagli sartoriali. Versace che ha abbinato anche l’uomo e ha presentato cappotti in pelle con stampe animalier che spiccano sul nero d’ordinanza. Ermanno Scervino ha, invece, mostrato la bellezza degli abiti-sottoveste in pelle. Bottega Veneta ha enfatizzato le meraviglie dei suoi intrecci che dalle borse (buste e shopping di dimensioni decisamente over) si applicano anche su gilet/piumini al ginocchio. Marco De Vincenzo ha trattato la pelle come fosse seta plissettando vivaci abitini corti. Ferragamo ha fatto sfilare capi spalla di taglio rigoroso con le tonalità del bosco, mentre Missoni ha declinato le sue righe e i pattern multicolor sugli stivali.

 

 

Dal red passion al nude look

Serafini ci ricorda che la pelle è passione con giacche over matelassé rosso fuoco. Cividini, più minimalista, interpreta il suede con abiti a maxintreccio nude look. Sulla passerella di Annakiki i capi erano accompagnati da borse con volumi tutti nuovi, tondeggianti, geometrici. E nemmeno un brand come Agnona rinuncia a un tocco di pelle sui suoi filati pregiati.

Le scarpe

In una stagione di calzature che riproporrà il must dello stivale, una bella conferma arriva da Antonio Croce e Sergio Rossi. Mario Velentino sorprende per la varietà di spunti e citazioni storiche, Serapian con le sue borse mosaico. Hogan rinnova le sneaker e offre spazio a solidi mocassini anni ’70.

Pelle divertente ed eccentrica

E poi pelle su capi lilla per Hugo Boss mentre un marchio streetwear come GCDS la utilizza in modo divertente e divertito. Pelle provocatoria per Philippe Plein, eccentrica su abbigliamento e calzature per Roberto Cavalli. Il sipario cala dopo una sfilata annullata (Armani) e una (la seconda di Laura Biagiotti) a porte chiuse. Motivo: la bufera virale del Coronavirus. Ma, in qualsiasi caso, la Milano Fashion Week ce l’ha fatta. Ora è il tempo dell’attesa.

Immagini tratte da cameramoda.it. Da sinistra: Ferragamo, Ermanno Scervino, GCDS

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