La fashion week di Milano Moda Donna si apre con un tono horror/thriller. In passerella da Gucci sfilano modelli e modelle con maschere di pelle senza sembianze, che coprono il viso, metafora di quelle che indossiamo tutti i giorni nella vita quotidiana. C’è tanto punk nell’autunno-inverno (nelle foto) immaginato da Alessandro Michele: così colletti e maniche delle giacche si arricchiscono di lunghissime borchie appuntite. Una proposta a effetto, in perfetto Michele-style, che, però, vuole trasmettere un concetto diverso: quello di una moda inclusiva, che parla contemporaneamente a uomini e donne, dove ognuno possa attingere a singoli pezzi reinterpretandoli. Di inclusività parla anche Remo Ruffini, ceo di Moncler, che ha presentato ieri il nuovo capitolo del progetto Genius ospitato nei Magazzini Raccordati in Ferrante Aporti (domenica saranno aperti al pubblico). Atmosfere da thriller cinematografico da N21 by Alessandro Dell’Acqua che porta in passerella una femme fatale ispirata alla pellicola Dressed to Kill di Brian De Palma. In scena abiti in duchesse, in chiffon o in faille che svelano culotte e top dello stesso tessuto, o trench. Vestiti, gonne e persino cappotti sono aperti verticalmente sulla schiena donando un tocco sexy alla collezione. Al suo debutto a Milano, MM6, la collezione di Martin Margiela, immagina atmosfere ovattate e imbottite, riprendendo i classici del marchio: giacche, pantaloni, maglie, tutti rigorosamente bianchi e alterati nelle dimensioni attraverso l’imbottitura. Oggi sono in programma gli show di Emporio Armani, Fendi, Prada e Moschino.
Foto: ufficio stampa Gucci.