Milano, si sfila: Prada cala gli assi, Alchètipo chiude Lineapelle

Milano, si sfila: Prada cala gli assi, Alchieri chiude Lineapelle

Era una delle collezioni più attese della fashion week e non ha deluso le aspettative. Miuccia Prada e Raf Simons hanno rispolverato lo stile iconico del marchio: quell’ugly chic inventato alla fine degli anni ’90. Prada cala gli assi con modelli dal passato, colori vivaci, un certo approccio concettuale e rigetto dell’omologazione. Tutto adattato per la primavera/estate. Intanto, è calato il sipario sulla sesta edizione della Lineapelle Designers Edition. A chiudere la rassegna ci ha pensato Andrea Alchieri, che con il suo brand Alchètipo ha caricato la pelle di pathos, raccontando la moda attraverso mistero e magia.

Prada cala gli assi

Metà modelle e metà aliene. Sono queste le creature del mondo Prada, che per la primavera/estate 2025 apre uno spazio di riflessione sulla necessità contemporanea di sapere sempre tutto, in un mondo sempre più guidato da algoritmi. Una collezione che affronta gli errori, il senso dell’imprevedibile, l’imitazione, la necessità di generare un discorso plurale. Miuccia Prada e Raf Simons non fanno altro che descrivere il caos in cui tutti viviamo. Lo fanno attraverso gli abiti e attraverso quei codici che la creativa ha inventato alla fine dello scorso secolo. Quel “brutto bello” utilizzato per raccontare un mondo che non si rispecchia negli schemi. Un tuffo nel passato quindi, tra cappelli-maschera, look futuristici da alieno, trench in pelle, cinture che reggono le calze grazie ai ganci in metallo. Visiere in pelle con l’oblò, le scarpe con la punta metallica e i tacchi deformati – attraverso i colori acidi, verde e giallo su tutti. Prada mette in luce le contraddizioni che dal passato tornano assillanti. Per delineare un futuro in cui l’individuo ha ancora qualcosa da dire.

 

 

Il mondo magico di Alchètipo

L’ultimo giorno della Lineapelle Designers Editon (17-19 settembre) ha invece ospitato la sfilata di Andrea Alchieri, che con il suo Alchètipo ha creato Cinema’s Chorus. Per la primavera/estate il designer è partito dal libro The Magic Book dando vita a una collezione seasonless che si è ispirata al tema della magia. Quello di Alchieri è un mondo tinto di nero angosciante, disturbante, con corpi distorti, messaggi criptici e una lotta costante tra bene e male. I modelli vagano in passerella portando marionette che evocano manipolazione e potere occulto. Gli abiti non possono che seguire lo stesso falò delle vanità. La pelle è lo strumento migliore per mettere le carte sul tavolo e per richiamare la tensione. Giacche over, corpetti strettissimi, maniche che si allungano fino ai piedi. Gli abiti sono la chiave per accedere al mondo di Alchètipo. (dc)

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