Miu Miu e Saint Laurent indagano il corpo femminile a Parigi

Miu Miu e Saint Laurent indagano il corpo femminile a Parigi

Cala il sipario sulla settimana della moda di Parigi in calendario dal 3 all’11 marzo. In apertura di giornata è stato il turno di Chanel. Il brand francese ha presentato una collezione tutta d’archivio disegnata dall’ufficio stile. Matthieu Blazy, che è stato nominato direttore creativo lo scorso dicembre, mostrerà i primi frutti del suo lavoro ad ottobre. Discorso diverso per Miu Miu. Il marchio disegnato da Miuccia Prada, forte del +93% di ricavi annunciati la scorsa settimana, ha portato in passerella Femininities, collezione con cui indaga il concetto di corpo femminile. Un lavoro dettagliato sugli abiti (e attento allo styling), una delle chiavi del successo del marchio. In serata l’ultimo a presentare la collezione autunno-inverno è stato Saint Laurent. Anthony Vaccarello, direttore creativo del marchio, ha scelto tagli netti e pulizia formale. Un nuovo inizio, quindi, per concentrarsi solo sulle linee.

L’inno al corpo di Miu Miu

Che forma ha la femminilità oggi? Per la nuova collezione di Miu Miu, Miuccia Prada è partita proprio da questo interrogativo. Un’indagine del femminile strettamente collegata al corpo. L’estetica è quella che ha reso il marchio celebre, e questa volta la stilista gioca sul flebile equilibrio tra ironia e spirito borghese. Gli scolli si fanno più profondi, la lingerie torna ad essere protagonista. I reggiseni a cono in vista diventano il mezzo per esprimere ribellione. Tutti gli outfit sono studiati nei minimi dettagli, dalle pellicce portate a mano alle calze a contrasto. In passerella sfilano cappotti che si ispirano agli anni ’50 abbinati a top che svelano le spalle, e gonne midi trasparenti. Non mancano nemmeno le influenze sportive, soprattutto nelle giacche. A onor del vero, Miu Miu porta in scena anche alcuni modelli, a riprova del fatto che il marchio sta andando sempre di più verso gli show co-ed, oltre ad inglobare alcuni codici della moda maschile. Una messa in discussione ironica – della borghesia, del bello in senso stretto, di quello che è considerato femminile – che diventa profondamente veritiera grazie allo styling di Lotta Volkova. È questo il punto forte di Miu Miu: pezzi semplici che, manipolati, costruiscono significati.

 

 

La transizione di Chanel

Non poteva che partire dall’archivio Chanel. Ancora in transizione tra un direttore creativo (Virginie Viard) e l’altro, Matthieu Blazy, che debutterà ufficialmente ad ottobre. L’obiettivo dell’ufficio stile è chiaro: rivisitare tutti i codici della maison. Tulle, tweed, rouches, perle, fiocchi, nastri. Gli abiti in passerella giocano con i colori classici di Chanel, dal nero al blu. E non manca nemmeno quel pizzico di contemporaneità che arriva grazie alla sovrapposizione di pezzi. Certo, manca l’indirizzo che si vuole dare al marchio. Ma quello arriverà con Blazy.

Il rigore di Saint Laurent

Un nuovo inizio. Più lineare, più pulito. Sono queste le premesse della nuova collezione di Saint Laurent. Per l’autunno-inverno Anthony Vaccarello si è concentrato su silhouette anni ‘80 e colori. Ma è l’attenzione ai tagli a fare la differenza. Il suo è un lavoro perfetto, dal punto di vista della forma e della struttura. Vaccarello squadra le spalle ed estremizza i volumi. Per farlo, sceglie soprattutto la pelle, nelle giacche ma anche nelle gonne dal taglio netto. Le forme architettoniche diventano ancora più marcate grazie alla palette colori, dall’arancio al verde, fino al blu.

Immagini Saint Laurent e Miu Miu

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