Secondo giorno, ieri (20 febbraio) per le sfilate di Milano Moda Donna. L’evento, archiviato l’esordio di mercoledì, ha messo in mostra un susseguirsi di uscite in passerella molto, molto significative. Perché non solo hanno messo al centro la pelle: l’hanno confermata come strumento identitario di un certo tipo (trasversale) di stile.
Max Mara e Genny
Il viaggio è il fil rouge nei capi spalla di Max Mara che incentra la collezione su imbottiti, cappotti vestaglia e manda in passerella sacche e borsoni oversize. Predominano i grigi e i colori neutri cult del marchio, che spazia anche nel velluto. Toni soft per Genny. Il brand ammorbidisce anche il tartan. E lo mixa con stampe floreali, mettendo stivali a gambale alto ai piedi delle modelle e completando gli outifit con inserti in pelliccia.
Gentryportofino, Luisa Beccaria, Simonetta Ravizza
Per Gentryportofino la donna è un moderno ultrachic cowboy. Cappello a tesa larga su pantaloni, trench e guanti lunghi. Tutto, rigorosamente, in pelle con comode trousse da portare al collo. Luisa Beccaria veste di fiori anche gli stivali, coordinandoli agli abiti chemisier. Simonetta Ravizza declina una parte della collezione in pelle maculata, abbinandola, come è naturale, alla pelliccia. Anche per lei lo stivale è cuissard.
Patrizia Pepe, Anteprima, Vivetta
Lo stivale cuissard torna da Patrizia Pepe, che nella sua presentazione spazia da modelli metallizzati anni ’70 a più austeri appuntiti con il logo ben in vista. Anteprima gioca con le geometrie e le sovrapposizioni e ci ricorda che l’ankle boot resiste. Poi arriva Vivetta con una collezione molto giovanile e versatile, piena di colore e allegria, con stivali alti, mocassini maschili, biker.
Daniela Gregis, Pucci
Per Daniela Gregis, antidiva bergamasca, una sfilata molto parigina, con l’immancabile Benedetta Barzini che calza comode pantofole o mocassini di taglio maschile (ma si rivedono le zeppe). Tutto il contrario di Pucci che le sue stampe geometriche a colori fluo le riporta persino sugli stivali. Offrendo una ricchezza di materiali e abbinamenti che tutto è fuorché minimalista.
Last but not least: Prada e Fendi
Ogni uscita della sfilata di Prada è uno strike. Dai maxicappotti di pelliccia, agli imbottiti over, per finire con shearling e vernice abbinati. Borse a tracolla comode di tutte le dimensioni oppure con due manici. In versione classica o rivisitate in toni gialli e verdi. Standing ovation per Fendi e per i suoi straordinari cappotti ben strutturati in pelle. Ma anche per l’eleganza couture, le gonne svasate, le décolletée retrò con cinturino alla caviglia.
Immagini tratte da cameramoda.it, da sinistra Fendi, Daniela Gregis, Prada
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