È stata una “delusione”, non lo nasconde. Ma Hedi Slimane ha preferito annullare la sfilata di Celine in programma il 2 luglio alla Gaîté Lyrique de Paris. Dal 27 giugno, quando il 17enne Nahel è stato freddato da agenti durante un controllo di Polizia, la Francia (la capitale e le principali città) è teatro di proteste, scontri e saccheggi. Un contesto, sostiene Slimane, che rende pericolosa, oltreché “fuori luogo”, una presentazione.
Annullata la sfilata di Celine
Nel messaggio affidato a Instagram, Slimane si dice rammaricato. Perché annullare una sfilata vuol dire vanificare il lavoro lungo mesi di creativi e atelier. Ma il direttore creativo di Celine, maison del gruppo LVMH, riconosce di non aver avuto altre possibilità. Perché “la sicurezza” è “una priorità”. E perché “una presentazione di moda” quando “la Francia e la sua capitale” versano “nel dolore e nel lutto” è “dal suo punto di vista sconsiderata e del tutto fuori luogo”. La scelta di annullare la sfilata era, in altri termini, inevitabile.
La settimana dell’haute couture
Chissà se nell’ultima parte del messaggio Slimane non nasconda una critica ai colleghi. Perché le proteste continuano veementi: l’ultimo bollettino parla di 157 arresti e di un vigile del fuoco morto in servizio a Saint-Denis. Ma domenica 2 luglio, la stessa in cui Celine ha preferito fermarsi, Maison Alaïa e Patou hanno tenuto regolarmente i propri show parigini. Mentre dal 3 al 6 luglio è in programma nella Ville Lumière la settimana dell’Haute Couture.
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