Le sfilate parigine volgono al termine attendono, in conclusione, le presentazioni di Lanvin, Balmain Homme, Paul Smith e Kenzo. Oltre alle collezioni dall’anima street, le passerelle di Parigi hanno ospitato anche una moda maschile sperimentale, dove l’uso dei materiali (pelle inclusa) è il frutto di una ricerca fuori dall’ordinario. È questo il caso di Raf Simons che ha proposto un défilé dal gusto punk con maglieria sfregiata, stampe-manifesto da cover di LP, piercing e canotte e accessori di pelle effetto rete delle lattine di birra. Originale nelle forme e negli abbinamenti anche la collezione Acne Studios ideata da Jonny Johansson che accosta superfici tech al lino e una morbida pelle. Tra gli eclettici non poteva mancare Rick Owens che riesce a stupire ogni volta con una moda destrutturata che ribalta la prospettiva della silhouette maschile con patchwork geometrici, top dall’effetto destroyed, marsupi da gamba, con ai piedi sandali e boots realizzati da Birkenstock. In generale ha spopolato l’uso di colori accesi e fluo, come nel coloratissimo universo militare anni ’50 ricreato da Junya Watanabe, oppure nel mondo eccentrico di stampe di Walter Van Beirendonck. (mvg)
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