Una visita in azienda, per conoscere di persona le best practice della zootecnia europea. Un regalo da parte di Cotance per comprendere, praticamente, la circolarità della pelle e la funzione di upcycling della concia. Il 7 dicembre Frans Timmermans, commissario europeo per il clima e il Green Deal europeo, ha visitato un’azienda di prodotti della carne e caseari nella regione della Vallonia, in Belgio. L’incontro è stato promosso dalle associazioni che partecipano a European Livestock Voice, progetto multi-stake holder che raggruppa associazioni a monte e a valle dell’industria zootecnica.
Le questioni della carne
Il meeting è stata occasione per affrontare temi centrali per la zootecnia europea, come il benessere animale, le emissioni gassose e gli interscambi commerciali. È stato anche, spiegano i promotori, l’occasione per “un primo passo nell’apertura di un dialogo tra la Commissione e la catena del valore della zootecnia sugli sviluppi della strategia Farm to Fork”. “Per affrontare la crisi climatica, l’agricoltura deve passare dall’essere parte del problema ad essere parte della soluzione – sono le parole di Timmermans –. Nell’allevamento le soluzioni devono concentrarsi sulla riduzione delle emissioni e sulla creazione di un’industria complessivamente sostenibile. In futuro per sfamare 10 miliardi di persone, avremo bisogno di un’industria zootecnica sostenibile”.
In regalo: la circolarità della pelle
Gustavo Gonzalez-Quijano, segretario generale di Cotance, ha approfittato dell’incontro per regalare a Timmermans un grembiule da cucina in pelle recante la scritta “Good Steaks – Good Leather”. Il cadeau, spiegano dall’associazione che rappresenta a Bruxelles la concia europea, intende dimostrare la circolarità della filiera e della concia. Che raccoglie uno scarto dei macelli e lo trasforma in un nuovo (e nobile) materiale per il design.
Foto di Bernal Rever
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