“A questo appuntamento arriviamo col vestito migliore, quello della festa, con la voglia di raccontare una storia di lungimiranza, investimenti e imprenditorialità”. Parole di Andrea Pellizzari (nel riquadro), consigliere delegato di Acque del Chiampo, impianto di Arzignano che ieri ha festeggiato i suoi primi 40 anni di depurazione con un convegno “costruito per raccontare il presente, il passato e il futuro” di una struttura che in tutto questo tempo ha sempre tenuto alto “l’impegno per la salvaguardia del territorio della Valle del Chiampo”. Tanti i progetti sul tavolo di AdC che, come spiega Pellizzari, “negli ultimi 20 anni ha investito circa 50 milioni di euro in innovazione, ricerca e impianti, e nei prossimi 3 ne metterà a budget altri 35, il tutto all’80% finanziato con risorse proprie”. L’impianto di ozonizzazione “è arrivato alla fase esecutiva, ci impegnerà per 14 milioni di euro e dovrà essere finalizzato tra il 2019 e il 2020”. AdC, “ragiona in logica di filiera, accompagnando la crescita produttiva conciaria del distretto e puntando a risolvere anche la questione dei fanghi, che ancora prendono la via della discarica: a settembre uscirà il bando pubblico per individuare il partner che progetti, costruisca e gestisca l’impianto di trattamento. Poi si creerà una newCo che ci garantirà pieno controllo della governance”. La circolarità è servita.
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