Nessuna offerta per il nuovo impianto per il trattamento dei fanghi essiccati di Acque del Chiampo, ad Arzignano. Il Comune vicentino ha comunicato che la gara europea indetta per individuare un socio operativo per creare la nuova società cui affidare la progettazione, la realizzazione e la gestione della nuova struttura è andata deserta. I termini scadevano alle ore 12 di lunedì 6 luglio 2020.
Nessuna offerta
“Nonostante si fossero registrati ben 15 possibili operatori e dopo ben 3 richieste di proroga concesse, alla fine, la gara europea da 530 milioni di euro per la gassificazione dei fanghi è andata deserta”. È quanto si legge in una nota ufficiale dell’assessore comunale all’Ambiente di Arzignano, Giovanni Fracasso.
Il progetto
Il nuovo impianto di Acque del Chiampo dovrebbe occuparsi del trattamento dei fanghi essiccati provenienti dai depuratori dei due gestori dei servizi idrici del Consiglio di Bacino Valle del Chiampo. Il bando destinava per la realizzazione e la gestione dell’impianto, da qui al 2050, un budget che sfiorava i 530 milioni di euro. L’iter ha affrontato diversi passaggi, tra i quali la valutazione e il via libera nei 13 consigli comunali dei Comuni soci. Poi, sono arrivate tre proroghe alla scadenza, l’ultima di 90 giorni decisa lo scorso 20 marzo 2020.
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