L’assemblea dei soci di Acque del Chiampo, la società di Arzignano (Vicenza) che gestisce l’impianto di depurazione del distretto conciario, ha chiuso il bilancio d’esercizio 2017 con un valore della produzione di 47,685 milioni di euro e un utile di 2,125 milioni di euro “integralmente destinato all’incremento delle riserve del patrimonio netto della società che, in questo modo, ammonta a 51,536 milioni di euro. Nel corso del 2017 Acque del Chiampo ha effettuato investimenti lordi per oltre 9,3 milioni di euro (+11% rispetto all’anno precedente), destinati all’impianto di depurazione di Arzignano e alle reti idriche e fognarie. Non è questa però l’unica novità per la società arzignanese. Nei giorni scorsi i vertici di AdC hanno infatti siglato l’accordo triennale con le organizzazioni sindacali per incrementare le politiche di sostenibilità ambientali e di sviluppo, salute, sicurezza e welfare per i suoi 180 dipendenti. Importante segnale è il recepimento dell’accordo quadro “Sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro” sottoscritto da Confindustria Vicenza, CGIL, CISL e UIL, e previsto nell’intesa, che colloca Acque del Chiampo, con il contributo delle organizzazioni sindacali, tra le prime aziende ad aver sottoscritto l’accordo quadro a livello provinciale. Tra le novità, è stato introdotto il welfare aziendale, “con l’attivazione – spiega una nota di AdC – di una piattaforma online che permetterà ai dipendenti di convertire, con scelta volontaria, parte o tutto il premio spettante in benefit destinati al sostegno al reddito dei lavoratori e delle loro famiglie”.
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