Arzignano: il Ministero dell’Ambiente dice “sì”. Confermato il finanziamento per gli interventi sul depuratore

Il ministero dell’Ambiente ha confermato il finanziamento di circa 12 milioni di euro per realizzare i progetti sugli impianti di depurazione di Arzignano (Vicenza) e Cologna Veneta (Verona). L’investimento contempla una serie di interventi per un totale di 11,8 milioni di euro, di cui 7,8 milioni per il nuovo comparto di ozonizzazione e l’impianto di riuso dell’effluente civile nel depuratore di Arzignano e i restanti 4 milioni per il primo stralcio del prolungamento del collettore Arica a valle della città di Cologna Veneta, il cosiddetto “tubone”. Proprio quest’ultimo intervento era stato oggetto di confronto tra la Sezione Concia di Confindustria Vicenza, Acque del Chiampo e il sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani. La richiesta degli industriali e dei vertici della società che gestisce gli impianti era infatti quella di destinare i fondi stanziati per il gassificatore al progetto del “tubone”, il collettore fognario che convoglia i reflui dei cinque impianti di depurazione di Trissino, Montecchio, Arzignano, Montebello e Lonigo nel Fratta-Gorzone. Gli interventi sono stati ritenuti finanziabili a seguito di una valutazione che il ministero ha condotto con il supporto dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, e pescheranno dal fondo ministeriale nell’ambito dell’accordo novativo “finalizzato all’aggiornamento dell’Accordo integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta-Gorzone attraverso l’implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino”.

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